6 Novembre 2018

Palermo, tra sapori e colori

Con l’inaugurazione di Manifesta, biennale dell’arte contemporanea, a Palermo mi è venuta voglia di visitare nuovamente questa stupenda città, caratterizzata da vicoli tortuosi e colorati e dallo street-food migliore d’Italia (non me ne vogliano i napoletani). Quello che rende Palermo affascinate sono proprio i suoi contasti che contrappongono la ricchezza dei monumenti e delle opere d’arte, alla semplicità dei mercati rionali e alla decadenza dei palazzi abbandonati. Vi premetto che buona parte delle chiese si pagano (massimo 3 euro), ma se avete intenzione di visitarne più di due, con la city card, acquistabile presso una qualunque delle chiese, avrete i biglietti scontati.

Personalmente, pensavo di dedicare non più di 2 giorni alla visita della città e invece il cibo e l’atmosfera mi hanno conquistata al punto da trattenermi 4 giorni. Quindi ecco qui sotto una lista delle cose che più mi hanno colpito della capitale arabo-normanna, dalla più imperdibile fino a quelle che consiglio solo se vi trattenete più giorni.

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  • La Cattedrale

È il simbolo più rappresentativo della città, è così bella che le fotografie non le rendono giustizia, anche il retro è stupendo. In netto contrasto con l’esterno e la sua spettacolarità è la semplicità dell’interno, a cui probabilmente dedicherete pochi minuti. Vi consiglio la visita notturna sui tetti, dove la guida vi illustrerà dall’alto le varie dominazioni stilistiche che hanno caratterizzato la cattedrale e in più godrete di uno splendido panorama della città.

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  • Chiesa del Santissimo S.S. Salvatore

Se come me amate le commistioni di generi questa chiesa/teatro barocca è decisamente il posto che vi resterà più impresso della vostra visita. Completamente rimaneggiata e stravolta nel corso degli anni è anche il posto da cui secondo me si gode la miglior vista a 360 gradi dei tetti di Palermo, perché il panorama senza la Cattedrale non sarebbe completo.

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  • Chiesa della Martorana

Sebbene i suoi mosaici non siano famosi come quelli del Duomo di Monreale o della Cappella Palatina vi consiglio assolutamente una visita a questa chiesa e la vicina Cappella di San Cataldo, dalle cupole rosse. Infatti esse insieme rappresentano tutti i contrasti che caratterizzano Palermo, attraversando tutti gli stili dal normanno a quello bizantino, passando per il barocco e l’arabeggiante.

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  • Cappella Palatina

Non l’ho volutamente messa per prima non perché la sua fama non sia pienamente meritata ma perché per avervi accesso visiterete anche Palazzo dei Normanni, che sebbene sia la più antica residenza reale d’Europa non vale il tempo speso per visitarla. Per quanto riguarda la doratissima Cappella e il suo Cristo Panteocreatore invece è realmente il più grande capolavoro d'arte arabo-normanna.

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  • I Mercati

Una visita di Palermo non sarebbe completa senza visitare i suoi mercati e aver assaggiato lo street-food che va ben al di là della famosa arancina (guai a chiamarla arancino). I mercati più grandi della città sono tre: la “Vucciria”, “Ballarò” e il “Capo”. Sebbene Ballarò sia il più celebre devo dire che il mio preferito è il Capo, trovandosi in una parte più centrale della città, le sue strade sono più affascinanti. Mentre se per questioni di tempo non riusciste a passarci di giorno la Vucciria è aperta anche in serata, dove le bancarelle si trasformano in veri e propri ristoranti a cielo aperto.

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  • Fontana Pretoria

I palermitani la chiamano Fontana della Vergogna a causa della nudità delle statue che la compongono: si tratta di un’opera mastodontica e forse una delle fontane più belle d’Italia. È costituita da 37 statue divise tra divinità e personaggi mitologici, e da svariate teste d'animali poste sulla parete circolare dell'elevazione centrale. Per comprenderne meglio la maestosità, vi consiglio di godere una vista della fontana dall’alto entrando nel municipio situato sulla destra.

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  • Chiesa di Santa Maria dello Spasimo

Leggermente fuori dai classici giri di Palermo, in quanto situata nel quartiere arabo della Kalsa, questa chiesa senza tetto è maestosa e suggestiva allo stesso tempo.

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  • Catacombe dei Cappuccini

Non per i deboli di cuore. I frati cappuccini per far sentire i vivi più vicini ai morti decisero di mummificare i cadaveri. Inizialmente la consuetudine era riservata ai confratelli ma pian piano venne estesa alla ricca borghesia palermitana, facendo estendere i cunicoli delle catacombe ben al di fuori del tracciato della chiesa.

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  • Duomo di Monreale

Lo nomino tra le ultime cose perché per quanto sia spettacolare il Duomo di Monreale non è raggiungibile se non in automobile o in taxi (ho provato a prendere l’autobus al ritorno e in confronto ho rimpianto le attese dei mezzi a Roma). Inoltre, è visitabile solo in orari molto ristretti (feriali ore 8.30/12.30 e 14.30/17.00; festivi ore 8.30/10.00 e 14.30/17.00). Vi consiglio quindi di pianificare bene la vostra visita perché Nonostante tutto, la bellezza dei mosaici interni e la gita sui tetti, non vi deluderà di certo.

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  • Mondello

Celebre per essere la spiaggia di Palermo Mondello più che un quartiere è quasi una città nella città, in stile Liberty. Infatti anche se dovreste andarci di inverno Mondello resta una meta secondo me imperdibile con il famoso stabilimento Charleston, la Villa Caboto e la Palazzina Cinese.

NB: le foto usate per questo articolo sono frutto dei miei viaggi; per qualunque informazione, consiglio o richiesta potete scrivermi in privato su instagram: http://instagram.com/daisy_fay

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