31 Ottobre 2018

Il borgo delle Streghe: Calcata.

Soffia forte lo scirocco in questi giorni e i suoi venti caldi si abbattono su questa roccia tufacea, antica, sospesa nel vuoto. Con potenza si incrociano e si intrecciano nelle strette viuzze, insinuandosi tra mille fessure e creando sussurri e sibili misteriosi. Le streghe si son risvegliate. Quel sibilo è il loro canto. Ora attendono solo di manifestarsi qui, in questo piccolo borgo, durante la notte delle Lumère.

Oggi, nel giorno di Halloween, vi porterò con me in un luogo carico non solo di mistero, ma anche di storia e di fascino: Calcata.

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Il borgo delle streghe

Proprio qui, in questo piccolo borgo non molto distante da Roma (e non lontano da casa mia), ma già appartenente alla provincia di Viterbo, sin dal 1993 si festeggia la notte più misteriosa dell’anno, Calcata Horror Fest, diventata nei decenni un evento imperdibile.

Il 31 Ottobre di ogni anno case, cantine, vicoli e locali si vestono di scheletri, ragnatele, pipistrelli e zucche, rendendo l’atmosfera del borgo ancor più suggestiva e tenebrosa, e la piazza si popola di maschere mostruose. Mostre, spettacoli e musica creati ad hoc e che si alternano sin dal primo pomeriggio fino a tarda notte per un appuntamento che riesce a stupire tutti, dai più grandi ai più piccini.

Calcata, che oggi vive di un assiduo turismo legato alle sue atmosfere affascinanti, ha però nel passato subìto una fase di totale abbandono. Difatti, nel 1935 venne ritenuta poco sicura e pericolante e i suoi abitanti furono costretti ad abbandonarla e costruirono una nuova Calcata a qualche chilometro di distanza. Per una trentina di anni il borgo medievale resta disabitato, fino a quando, a metà degli anni ’60 viene confermata la solidità della rupe tufacea e, a poco a poco, hippies, artisti, pittori e artigiani provenienti da varie parti del mondo, iniziarono a trasferirsi nelle rustiche dimore scavate nel tufo e ricoperte da licheni ed adibirono le cantine e le grotte buie e silenziose a botteghe o a laboratori artigianali ed artistici, alcuni dei quali ancora oggi in attività.

Ma ora perdiamoci dentro Calcata...

Al borgo vecchio si accede da un’unica porta che si apre tra le fortificazioni e che conduce alla pittoresca piazzetta. Qui, all’improvviso, attraversa la strada sornione un gatto nero che lentamente si trascina fin davanti la porta rossa d'ingresso di un ristorante e si accomoda su una sediolina, lasciata forse lì fuori apposta per lui.

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La porta d'ingresso

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Gatto calcatese

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La Latteria del Gatto Nero

Sembra di aver fatto un salto all’indietro nel tempo, si respira un’aria decadente, intrisa ad odor di umido e legno. Ci si perde nel piccolo labirinto di vie strette, ricoperte di muschio ed ornate di fiori sui balconi e ci si ferma ad ammirare le case scavate nella roccia e caratterizzate da porte colorate: azzurre, fucsia e verdi.

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Calcata - porte e finestre

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Calcata - case e locande

Poi giri l’angolo e in un attimo, attraversando buie arcate, sei a strapiombo sulla Valle del Treja.

Da qui la vista è spettacolare in ogni periodo dell’anno: lo sguardo si perde attraverso la profonda forra del Treja, un vero e proprio canyon impervio scavato dal fiume, e ricoperta da folti boschi che accerchiano questa roccia in un morbido abbraccio. L’orecchio percepisce il suono costante delle acque e il tubare dei piccioni che trovano riparo nei pertugi delle case. Affacciati da una delle terrazze di Calcata ammirerete uno dei più splendidi e intatti paesaggi laziali.

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Calcata e la Valle del Treja

Perderete la cognizione del tempo e smetterete per un po’ di guardare il cellulare: ahimè, qui non c’è “campo”! Potrete vagare senza troppi pensieri nei tanti negozietti vintage che vendono un sacco di cianfrusaglie. Non dimenticate di entrare nelle botteghe e, soprattutto, non dimenticate di entrare nella piccola dimora artistica della signora coi capelli bianchi che troverete quasi sicuramente seduta sulla sua sedia in mezzo alla via principale. Se vi fermate a guardare solo da fuori la sua bottega, senza entrare, rischierete un “rimbrotto” bello e buono perché non avrete prestato attenzione ai suoi oggettini che, a dire il vero, belli non sono, ma data la stranezza di Calcata, entrano perfettamente nel contesto!

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Una bottega di Calcata

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La via principale

Negli ultimi anni anni questo piccolo borgo ha perso un po’ della sua vivacità artistica. Molti pittori, scultori ed intellettuali sono andati via e molte abitazioni sono in vendita.

Sarete per lo più attratti dalle numerose proposte culinarie delle osterie! Infatti, il turismo di cui vive oggi Calcata è un turismo da classica "gita fuori porta", tipico del weekend con super affollamenti, soprattutto in primavera e in estate. Sarebbe consigliabile visitarla nei periodi suddetti durante la settimana, anche se potrete non trovare tutti i ristorantini, le botteghe e i negozietti aperti. Personalmente vi consiglio di fare una passeggiata, anche nel weekend, ma nel periodo autunnale/invernale, meglio ancora se in una giornata nuvolosa e che promette pioggia. Perché? Con la confusione non avrete modo di vivere alcune le suggestioni indefinibili che ancor oggi offre questo angolo segreto e nascosto d’Italia: la vista improvvisa dello sperone su cui si erge il piccolo villaggio, avvolto da nuvoloni minacciosi, il borgo che appare come una penisola rossastra in un mare di grigio, il silenzio e la solitudine delle viuzze, il rumore dei vostri passi solitari, i romantici panorami aperti sul vuoto, il suono dolce e costante delle acque del Treja, le irte rupi che chiudono l’orizzonte.

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Calcata al tramonto

Dove andare a mangiare?

Calcata è piena di locande, ristorantini, osterie. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

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Il forno

Posso consigliarvi però un luogo al quale sono particolarmente affezionata: I dolci per i dolci.

Un forno antichissimo, ancora in funzione, in cui ogni giorno Carmen, una simpatica donnina di origini sarde, con occhi azzurri furbi e capelli raccolti in una lunga treccia, cucina i suoi biscotti dal sapore antico e genuino. In un angolino sulla sinistra della piazzetta di Calcata troverete l’ingresso con una semplice scritta, aprite la porta e vi troverete lei, minuscola, regina di questo regno dei dolci, dietro un bancone con esposti biscotti di tutti i tipi per tutti i gusti e alcune torte e crostate da provare assolutamente.

Cosa assolutamente non dovete perdere?

Dopo esservi rifocillati per benino, vi consiglio di fare una bella passeggiata digestiva e rilassante. Se vi lasciate alle spalle l’ingresso al borgo antico di Calcata, sulla sinistra della piazza principale c’è una strada e, a mano mano che si cammina, si trasforma in gradoni che scendono verso la valle. Proseguendo su questo sentiero, a tratti un po' scosceso, vi ritroverete sulle sponde del Treja e, attraversando l’ampio ponte di legno, potrete proseguire la passeggiata nei boschi costeggiando il fiume (prossimamente vi porterò anche alla scoperta della Valle del Treja e dell'incanto delle sue acque protagoniste di numerosi film cinematografici).

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Il ponte sul Treja

Sarete immersi nella natura, sentirete odor di legno e licheni, sarete circondati dal suono dolce dell’acqua del Treja e dagli scrosci improvvisi delle sue piccole cascatelle e potrete ammirare una visuale insolita di Calcata: potrete vederla stagliarsi improvvisamente verso l’alto e noterete come le case siano veramente fuse alla roccia stessa.

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Veduta di Calcata dal fiume Treja

Il sentiero termina sulla strada provinciale. Svoltate a sinistra e proseguite per un chilometro (vi avverto che è in salita!). Dopo un po’ sarete ritornati verso il paese e potrete riposarvi e ridratarvi nella Sala dei 100 tè e acquistare un bel sacchetto di quei squisiti biscotti per la vostra colazione “fatti in casa” dalla signora Carmen.

Informazioni utili

Il borgo di Calcata è raggiungibile solo a piedi. Seguite le indicazioni per i parcheggi situati a qualche chilometro di distanza dentro Calcata nuova, ma non temete… alcune scorciatoie pedonali in pochi minuti vi porteranno nel cuore di Calcata!

Link utili

http://www.comune.calcata.vt.it/index.php/111-uncategorised/414-calcatahorrorfest

Tutte le foto presenti nei miei articoli sono state scattate durante i miei viaggi e potete curiosare un po' anche sul mio profilo Instagram: @zonjia

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