14 Novembre 2018

Pitigliano: la piccola Gerusalemme

Ad un tratto, da dietro una curva, eccola lì distesa su una roccia, la millenaria Pitigliano. Compatta, sospesa, con la sua forma a mezzaluna, riporta alla vista un’immagine romantica: le abitazioni sembrano esser fuse alla roccia stessa come in un abbraccio passionale.

Foto 09-12-17, 12 17 16

L'acquedotto mediceo e Palazzo Orsini

Dopo Capalbio, torniamo di nuovo insieme a sud della Maremma (sappiate che vi porterò spesso in Toscana, in Umbria e nell’Alto Lazio), terra di popoli etruschi, ricca di tufo e cunicoli. Molto simile a Calcata, di cui vi ho parlato nel mio articolo precedente, e a Civita di Bagnoregio, di cui vi parlerò più avanti, anche Pitigliano si innalza sul crinale di un promontorio di suggestiva e selvaggia bellezza tra forre verdeggianti e, non a caso, è considerato tra i borghi più belli d’Italia.

L’accesso al centro del borgo avviene passando al di sotto dell’acquedotto mediceo, che scavalca il fossato e circonda l’intero abitato. Palazzo Orsini è il primo monumento della cittadina che incontriamo e proseguendo su Via Roma, la via principale, si arriva in una piazza laterale che merita una piccola sosta soprattutto perché, estendendosi fino al ciglio della rupe, è uno dei tanti punti dai quali poter godere di una vista eccezionale sulle forre che circondano Pitigliano.

Inoltre, vicino al punto panoramico, è posto il monumento al Villano, una statua raffigurante un contadino col suo fedele compagno di lavoro, un somaro, a ricordo delle radici contadine della cittadina.

Foto 09-12-17, 12 34 43

Il Monumento al Villano

Riprendendo la nostra passeggiata, ci troveremo davanti ad una biforcazione, vi consiglio di proseguire sulla via a destra (sappiate che il percorso è praticamente un anello che si inoltra tra le case antiche del centro).

Foto 09-12-17, 13 03 37

Via Roma

Foto 09-12-17, 13 07 57

Gli angoli di Pitigliano

Foto 09-12-17, 13 07 41

I vicoli di Pitigliano

Tra portali e finestre circondati da rampicanti sempreverdi, scalinate, loggette e decorazioni, vi fermerete ad ogni metro a fotografare i suoi vicoli pittoreschi e rimarrete talmente affascinati dalle tante botteghe che incontrerete camminando, che vi sarà difficile non entrare prima in una delle norcinerie con tutti quei bei salumi appesi al soffitto, poi in quel bugigattolo simpatico di cianfrusaglie e, infine, perdervi nel negozio di antiquariato tra antichi mobili, lampade e bambole di porcellana…Foto 09-12-17, 12 39 23

Foto 09-12-17, 12 23 37

Vi fermerete anche a respirare l’aria ricolma dei buoni odori del pranzo già sui fornelli di prima mattina che verrà fuori subdolo e invitante da qualche porta aperta. Vi verrà quasi voglia di bussare ed entrare e magari sedervi a tavola con qualche vecchina che sarà entusiasta di raccontarvi qualche aneddoto del luogo!

Forse è meglio non fare gli “scrocconi” e proseguire verso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la cattedrale di Pitigliano, caratterizzata da una facciata in stile barocco e da un campanile alto 35 piedi. Nel periodo natalizio la piazza antistante la Chiesa ospita un piccolo mercatino natalizio con tante bancarelle tra le quali spulciare regalini da mettere sotto l’Albero.

Foto 09-12-17, 12 56 34

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Continuando, si arriva al cuore dell’antico rione di Capisotto, da qui si giunge alla punta estrema della rupe e la via disegna un ferro di cavallo facendovi scoprire il vero motivo per il quale Pitigliano è conosciuta come la piccola Gerusalemme. Infatti, su questo lato del borgo, a metà di via Zuccarelli, si trova il ghetto ebraico. Per mezzo millennio, Pitigliano fu luogo di rifugio per gli israeliti ed esempio di convivenza tra ebrei e cristiani. Oggi, dopo importanti opere di recupero, è tornata disponibile per il culto e visitabile la Sinagoga e sotto di essa si sviluppano vari ambienti scavati nel tufo: il bagno rituale per la purificazione delle donne, la macelleria e la cantina kasher, il forno degli azzimi.  Il Museo ebraico, la Sinagoga e il ghetto sono visitabili in determinati orari e acquistando un biglietto di ingresso dal costo di 5 euro.

Foto 09-12-17, 13 15 42

Via Zuccarelli

Foto 09-12-17, 13 19 43

Via Zuccarelli

Gli Etruschi, scavando nelle viscere di questa terra, hanno lasciato in eredità agli ebrei tombe, ipogei, cunicoli e le misteriose “vie cave” nei quali rifugiarsi e creare i loro luoghi di culto. La bellezza di questo borgo risiede proprio qui: l’unione attraverso i millenni di due civiltà, di due culture che hanno lasciato la propria impronta su questa fredda roccia tufacea.

Cosa assolutamente non dovete perdere?

Il Santuario della Madonna delle Grazie. Situato di fronte l'abitato di Pitigliano, sulla statale 74, merita una sosta per ammirare lo spettacolo che avrete di fronte: il borgo di Pitigliano sospeso sulla sua rupe di tufo tra valli verdeggianti. E’ una visione magica, un’illuminazione, soprattutto al tramonto.

Dove andare a mangiare...

  • Il Tufo Allegro, Vicolo della Costituzione, 5.  Tra cinghiale e fiorentine, i pici fatti in casa all’aglione sono il piatto più semplice e genuino della Toscana! Se volete rimaner leggeri come me vi consiglio di ordinarli! Ristorante accogliente e pet friendly.
  • Foto 09-12-17, 14 30 51
  • Pici all'aglione
Tutte le foto sono state scattate durante i miei viaggi e potete curiosare un pò anche sul mio profilo Instagram @zonjia

www.admaioraproject.it

No Comments

https://www.admaioraproject.it/blog/2018/11/14/pitigliano-la-piccola-gerusalemme/Pitigliano: la piccola Gerusalemme
  • Condividi:

zonjia

post correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.